Insegnare il cinema in D-Vision: intervista a Pierpaolo Gualà

Pierpaolo Gualà in compagnia di una Arri Alexa

Se dovessimo descrivere Pierpaolo Gualà useremmo questa frase: in movimento anche da seduto. Il più giovane socio di D-Vision non sta fermo un attimo, percorre su e giù i locali del rental e parla con tutti i frequentatori della struttura. Mentre parliamo, sono in corso dei provini importanti per una produzione in 3D e in giro c’è molta gente indaffarata.

Dopo averci accolto nell’ampia sala di ingresso, ci accomodiamo nel suo ufficio, tra cellulare che squilla, il telefono a portata di mano e un paio di preventivi urgenti. Anche seduto, appunto, non sta mai fermo.
”Questo me l’hanno appena chiesto, e il materiale gli serve domattina” ci dice mostrando con un sorriso una mail di un cliente obiettivamente molto conosciuto anche da chi non è del settore…

Cosa succede qua dentro? Qual è il vostro lavoro?

La nostra azienda, D-Vision, è nata nel 2004, sotto l’albero della Technovision, un nome che è presente in questo mercato da più di 40 anni. Noleggiamo telecamere digitali, apparati ed accessori per le telecamere per il cinema e la televisione. Noi siamo specializzati nel digitale; Technovision – di cui siamo partner – noleggia invece materiale cinematografico in pellicola 35 mm. Qui da noi puoi quindi trovare le macchine per il cinema e la TV in pellicola oppure in digitale.

Due parole che vogliono dire tanto per il cinema: dal punto di vista tecnologico, cosa sta cambiando in questi anni?

Il cambiamento sta nel normale andamento del cose: dal muto al sonoro, dal bianco e nero al colore ed ora dalla pellicola al digitale. Non è una questione di “religione”, tutto si adegua: la postproduzione è cambiata, ci sono nuove possibilità che possono essere sfruttate al meglio con il digitale. In fin dei conti siamo cambiati noi, ed ora siamo molto più abituati a settare l’iPad che a caricare una cassetta… e questo si riflette anche nel cinema.

Sembra che qui non ci si annoi mai… Com’è nata l’idea di accogliere un centro di formazione all’interno del rental?

Quando Alessandro mi ha proposto l’idea ho detto subito di sì. In primis Alessandro e Stefano sono dei cari amici – nonché i miei professori di scuola – e poi degli ottimi professionisti del settore. Penso che avere una scuola che opera all’interno del rental possa essere un’opportunità in più per noi: formare le nuove leve del cinema e della tv che già conoscono la nostra struttura amplierà in futuro il nostro mercato, i nostri clienti.
 Inoltre riusciamo ad ottimizzare la nostra struttura, sia gli spazi che i materiali che, nei giorni dei corsi (molti si svolgono nel week-end), resterebbero fermi.  E così D-Vision e Technovision contribuiscono a formare futuri professionisti che si inseriranno nel mondo del lavoro ed avranno nella nostra struttura un punto di riferimento.

Il rental, sede dei corsi, è frequentato da tanta gente: basta dare un’occhiata oggi, per capirlo…

Qui vengono di continuo moltissime persone del settore, per fare test e provini sulle macchine prima di iniziare le produzioni, oppure per vedere gli apparecchi nuovi: si possono incontrare assistenti operatori, operatori e tanti altri professionisti del cinema, e questo è molto importante se si vuole entrare nel mercato del lavoro dalla porta principale.

Parliamo dei materiali che mettete a disposizione del centro di formazione.

La cosa buona per chi frequenta SHOT è la possibilità di adoperare la macchine con cui si producono il cinema e la TV in questo momento: non quelle di due/tre anni fa, e nemmeno quelle di ieri, ma quelle di oggi, ovvero tutte le nuove generazioni di macchine di cui noi siamo sempre forniti per ovvi motivi.

Alla fine del corso, una delle opportunità offerte da SHOT è quella di frequentare uno stage qui in D-Vision: questa esperienza può essere d’aiuto per una persona che vuole lavorare nel settore?

Lo stage è un passaggio molto importante: lo stagista affianca i nostri tecnici nel lavoro quotidiano per un periodo variabile a seconda del corso frequentato, e può quindi osservare quello che succede qui dentro, imparare come si prepara il materiale che deve uscire per una produzione; apprendere un metodo nella gestione delle attrezzature ed infine mettersi in luce per il suo carattere e per le sue capacità. Per andare sul set, infatti, è importante farsi conoscere un po’, in modo da meritare fiducia…

È capitato che qualcuno dei corsisti di SHOT sia stato poi ingaggiato da qualche produzione ed abbia iniziato a lavorare nel settore?

Ce ne sono diversi che hanno avuto la possibilità di iniziare a lavorare, in produzioni televisive o cinematografiche. Uno dei nostri tecnici, Roberto, è ex SHOT. Alla fine delle attività formative, dopo lo stage, è rimasto con noi…

Tra professionisti di lunga esperienza e giovani promettenti, qui in D-Vision sembrano pronti per il futuro: un futuro in cui ci sarà bisogno di competenza e di passione, come quella che si respira nei workshop di SHOT.

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